Dall’hinterland milanese a Dubai: la storia di Marco!


Avvenne tutto in pochissimo tempo, la voglia di cambiare aria, l’aggiornamento del CV, l’invio dell’application online e il colloquio via Skype… e in un attimo arrivò il momento di fare le valigie e partire per Dubai con un biglietto di sola andata tra le mani alla ricerca dei suoi sogni…

Questa è la storia di Marco (un nostro caro amico), che ad un certo punto della sua vita ha deciso di lasciare il suo lavoro in una trattoria dell’hinterland milanese per buttarsi a capofitto in una nuova esperienza lavorativa trasferendosi a Dubai dove, dopo un inizio non facile per via della lingua, del clima e della lontananza da casa ha iniziato a farsi strada nel mondo della ristorazione prima come Chef de Partie in uno dei ristoranti dell’Armani Hotel e ora come Sous Chef del Ristorante Bice all’interno dell’Hilton JBR.

A marzo sono passati 5 anni dalla sua partenza e per festeggiare insieme questa ricorrenza abbiamo pensato di fargli una breve intervista per farci raccontare la sua esperienza.

Marco_Armani_Dubai

Ciao Marco come stai? Raccontaci un pò come è stato il primo impatto con la città?

Ciao ragazzi tutto ok, mi ricordo bene quel giorno, appena messo piede fuori dall’aereo è stato decisamente uno shock, era marzo e la temperatura era già di 32°!

Scherzi a parte, dentro di me vivevo un’altalena di emozioni contrastanti, da un lato c’era una catasta di dubbi, mi chiedevo continuamente se avessi fatto bene a lasciare tutto per rimettermi in gioco in una realtà completamente diversa da quella a cui ero abituato, dall’altra però l’adrenalina e la voglia di confrontarmi con quel mondo di cui tante volte avevo letto o sentito parlare erano al massimo, per non parlare dell’eccitazione di lavorare nel grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa e nel primo albergo della nascente catena Armani Hotel a Dubai.

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Quali sono state le principali difficoltà che hai incontrato? Hai faticato ad adattarti al clima di Dubai?

La difficoltà principale del vivere a Dubai riguarda proprio la temperatura. Qui devi adattarti fondamentalmente a due climi, uno (quello esterno) molto più caldo e umido rispetto a quello a cui siamo abituati in Italia, l’altro (quello all’interno di ristoranti, alberghi e centri commerciali) costantemente a 15°C tutto l’anno, per cui vi consiglio di avere sempre con voi qualcosa per coprirvi quando girate per la città.

Un’altra difficoltà incontrata è quella legata agli alimenti, nel caso stiate pensando di trasferirvi a Dubai fatevi una bella scorta di enterogermina e di integratori di sali minerali perchè vi posso assicurare che vi saranno d’aiuto 🙂

Come passi il tuo tempo libero a Dubai, cosa fai di particolare?

Solitamente il giorno libero lo passo tra pratiche casalinghe e burocratiche (spesa, pulizie generali, bollette etc). Per cena mi piace provare i migliori ristoranti così da studiare le varie tendenze culinarie e provare altre combinazioni di sapori da portare poi nei miei piatti.

Durante il periodo che va da settembre a marzo mi piace andare in spiaggia in particolare a JBR, luogo che offre, oltre ad una vasta spiaggia pubblica anche il THE BEACH, un centro commerciale all’aperto dove si possono trovare ristoranti e negozi. Inoltre mi piace passare del tempo all’aria aperta, in particolare al SAFA PARK ed al ZABEEL PARK, dato il lungo periodo di calura che ti costringe poi a stare al chiuso.

funindubai

Qual è la zona che preferisci di Dubai?

Se non fosse per gli infiniti lavori direi JBR, Dubai Marina infatti offre un’ampia scelta di ristoranti e luoghi di intrattenimento. Anche la zona di Downtown Dubai mi piace molto e ultimamente sto rivalutando molto la zona intorno al Creek in particolare l’area dell’Heritage Village.

Dubai

Ci consigli qualche luogo particolare a Dubai?

Senza dubbio vi consiglio di fare un giro nell’area del Creek per visitare il souk delle spezie e quello dell’oro, camminate nei vicoli che circondano i due mercati per assaporare un pò della vecchia Dubai avvolti nei profumi mediorientali. Sono facilmente raggiungibili attraversando il Creek con la tipica imbarcazione chiamata ABRA.

A Deira invece è possibile visitare il Dubai Museum, situato all’interno di un forte risalente al 1800 che racconta la nascita e la storia di questa camaleontica città.

Costeggiando il creek si arriva all’Heritage Village, luogo in cui il tempo sembra essersi fermato a quando Dubai era un piccolo villaggio, questo è un ottimo punto per provare uno dei tanti ristorantini di cucina araba all’aperto e per fumare la shisha.

abra

Sei arrivato a Dubai nel 2010, dopo 5 anni, l’hai trovata cambiata?

Dubai si arricchisce ogni anno di qualcosa di nuovo, è sempre in continua espansione e cresce velocemente, proprio per questo Dubai non lascia spazio alla monotonia.

A Dubai, oltre a un bel lavoro, hai trovato anche l’amore e l’anno scorso ti sei sposato, è stato difficile organizzare un matrimonio a Dubai?

Devo dire che negli ultimi cinque anni la mia vita è totalmente cambiata sia dal punto di vista affettivo che professionale.

Professionalmente parlando Dubai offre molte possibilità di crescita e sviluppo, le aziende di solito tendono ad investire molto nella formazione attraverso corsi online, di gruppo o come nel mio campo anche attraverso l’esperienza diretta in altri ristoranti e alberghi. Tutto ciò aiuta a restare al passo con i tempi in un mondo che va alla velocità della luce!

Parlando di sentimenti, sì, mi sono sposato l’anno scorso, nel 2014, con una ragazza cinese di nome Zoe che ho conosciuto durante il mio periodo lavorativo all’Armani Hotel.

Dopo quattro anni di fidanzamento abbiamo deciso di sposarci!

Non e’ stato così semplice organizzare il matrimonio a Dubai, non tanto dal punto di vista burocratico, quanto da quello logistico. Non avrei mai pensato di riuscire a far venire i miei genitori, date le difficoltà di salute di mio papà, ma cercando di accontentare un pò tutti ce l’abbiamo fatta. Abbiamo avuto qui con noi le nostre famiglie, i miei migliori amici e gli ex-colleghi dell’Armani Hotel che ci hanno dato l’opportunità di organizzare il ricevimento di nozze all’Armani Deli all’interno del Burj Khalifa. E’ stato emozionante e non smetterò mai di ringraziare voi (Vale e Ste) e tutti coloro che sono riusciti a venire quel giorno e quelli che erano presenti anche solo con il pensiero, ma in particolare sono davvero felice di aver avuto la possibilità di avere mio padre presente e di poter ricordare quel 20 marzo 2014 come il giorno più bello della mia vita.

kennyezoe

Dai un voto da 1 a 10 a Dubai per ospitalità e tenore di vita.

Ospitalità: 10 senza dubbio

Tenore di vita: direi 7, non è facile ad esempio abituarsi ad alcune restrizioni come durante il periodo del Ramadan, ma l’assenza di tasse e gli ottimi stipendi ti permettono di avere un ottimo tenore di vita (che arriva fino a 8-9 senza problemi).

 

Per concludere desidero ringraziarvi per aver letto la mia storia, vi aspetto numerosi a Dubai e se volete venire a provare la mia cucina vi aspetto al ristorante Bice all’Hilton JBR.

Salam alekum 🙂

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