Trasferirsi in Australia come ragazza alla pari: la storia di Martina


Martina ha 23 anni e appena conclusi i suoi studi all’Università di Milano, ha deciso di prenotare un biglietto di sola andata per vivere un’esperienza come ragazza alla pari in Australia.

Curiosi di conoscere la sua storia e di farci raccontare le sue emozioni e la sua “nuova vita”, l’abbiamo intervistata, ecco quello che ci ha raccontato…

Ciao Martina, raccontaci un po’ di te. Cosa ti ha spinto a partire con in tasca un biglietto di sola andata per l’Australia?

Ciao 🙂 l’idea di prendere e partire mi è venuta durante gli studi universitari, all’inizio la vedevo più come una vacanza, un premio per aver raggiunto un obiettivo che mi ero prefissata. Avvicinandosi la fine degli esami ho iniziato però a pensare a dove sarei potuta andare… inizialmente ero indecisa tra l’Australia e gli Stati Uniti, le due terre dove tutti, almeno una volta nella vita, sognano di andare ma poi, con il passare del tempo, mi sono orientata sempre di più sull’Australia.

Prendendola come una sfida con me stessa, ho dato il massimo per riuscire a partire all’inizio dell’anno, mi è stato detto che era una scelta coraggiosa, una scelta incosciente, una scelta egoistica, insomma ognuno ha detto la sua, ma io sono andata dritta per la mia strada, sapendo che sarebbe stato un grande cambiamento di vita per me che non ero mai stata lontano da casa per più di 2/3 settimane e soprattutto non lo ero mai stata da sola.

Una volta presa la mia decisione le tappe di avvicinamento al grande momento sono volate, a fine ottobre l’ultimo esame in università, dopo due giorni la prenotazione del volo per Sydney, l’11 dicembre la laurea e il 19 gennaio, giorno della mia partenza, è arrivato in un batter d’occhio.

Un mix di emozioni che solo a pensarci mi tornano i brividi, l’idea iniziale era quella di fermarmi in Australia 6 mesi, per fare un’esperienza, ma il biglietto che ho preso era di sola andata perchè non volevo fissare una data per il rientro, avevo paura di non farcela e quindi di tornare dopo poco. Ora invece ringrazio il cielo di non averlo preso, perché voglio restare ancora un pò qui, voglio sfruttare al meglio il visto (working holiday visa) e non so ancora esattamente quando metterò di nuovo piede in Italia.

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Dove ti trovi ora e di cosa ti occupi?

Mi trovo esattamente a Collaroy, lungo la costa a nord di Sydney, inutile dirvi che qui la vista è spettacolare, ho il mare a due passi da casa e Sydney raggiungibile con il bus. Sto facendo la aupair, ovvero vivo in una famiglia con due bambini di 4 e 9 anni ed un un ragazzino di 16, sostanzialmente mi occupo dei bambini e della casa e loro mi offrono vitto, alloggio e un pocket settimanale. Ormai, dopo 4 mesi,  posso dire di essere più una sorella maggiore piuttosto che una babysitter.

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Raccontaci quali sensazioni e quali emozioni hai provato quando sei atterrata a Sydney.

Non potete capire, credo che per ognuno sia un’esperienza diversa. Partendo da Malpensa salutare la mia famiglia non è stato per niente facile…lacrime, lacrime e ancora lacrime, dentro di me avevo un misto di emozioni: paura, ansia, felicità, euforia, tristezza, speranza. Tutto, tutto insieme. Il primo ed unico scalo che ho fatto è stato a Singapore e solo lì ho realizzato consciamente dove ero e dove stavo andando. Dopo altre 8 ore di aereo sono arrivata a Sydney stordita come poche, senza trovare il mio bagaglio e con un inglese che non rispolveravo da parecchio.

Il padre dei bambini mi stava aspettando fuori dall’aeroporto e io avevo fretta di andare, di vedere, ma niente…il mio bagaglio non c’era e mi dissero che mi sarebbe stato consegnato a casa il giorno dopo. Spaesata e anche un pò arrabbiata, ho fatto più di un respiro profondo e sono uscita, sapendo che da quel momento stava iniziando un nuovo capitolo della mia vita e non appena visto quell’uomo con in mano un cartello con scritto il mio nome mi è tornato subito il sorriso.  Sono salita in macchina, ovviamente non prima di aver sbagliato portiera (qui si guida come in Inghilterra) e siamo partiti nella direzione di quella che io oggi chiamo casa. Non sapevo più dove guardare, mi sembrava di essere in un film, io, da sola, in Australia, dall’altra parte del mondo, con la testa fuori dal finestrino ad ammirare l’Opera House e il Sydney Harbour Bridge. In quel momento ho provato emozioni che non credo riuscirò mai a spiegare a parole.

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E’ stato difficile ambientarsi e iniziare una vita in Australia?

Per me no 😀 non è stato difficile, non ho nemmeno accusato il fuso orario!!!!! Il mio carattere sicuramente mi ha aiutata, non sono molto timida, sono solare, socievole e mi basta davvero poco per essere felice. Il fatto di arrivare e trovare in casa Sara, la ragazza che ho sostituito e che è stata con me all’inizio, per farmi vedere e capire un pò come funzionava, sicuramente mi ha aiutata molto, non la conoscevo, ma era qualcuno che aveva fatto quello che sto facendo io, prima di me. Ora siamo inevitabilmente diventate amiche :D.

Anche la famiglia in cui vivo mi ha aiutata molto ad ambientarmi, facendomi conoscere i loro amici e coinvolgendomi in tutto, non nego che ogni tanto ci siano i momenti no, quando la malinconia inizia a farsi sentire la lacrimuccia a volte scende e il sorriso si spegne per un attimo, ma per fortuna ci sono gli amici, conosciuti un pò per caso e un pò grazie ai gruppi su Facebook, che ho sempre ritenuto abbastanza inutili, ma che qua mi hanno fatta ricredere. Ho conosciuto persone meravigliose, con cui condivido ogni emozione, persone che sono state solo di passaggio nella mia vita, persone che ci sono ora e non so se ci saranno dopo e persone con cui si è creato un legame che so non finirà nonostante magari si prenderanno strade diverse.

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Raccontaci una tua giornata tipo, ti svegli e cosa fai?

Per me ogni giornata è diversa. Ho i weekend liberi mentre in settimana generalmente mi sveglio alle 7, preparo la colazione e il lunch per la scuola, accompagno i due piccoli da casa a scuola e torno a casa. Sistemo l’appartamento (vi assicuro che è un casino ahahhah), la lavastoviglie fatta partire la sera prima, passo l’aspirapolvere, faccio le lavatrici… dipende un pò da quello che c’è da fare. Una volta alla settimana vado ad un corso di inglese, una/due volte vado a yoga, a volte mi prendo mattinate per me e vado a fare shopping o a correre o a camminare, dipende.  Alle 3pm vado a prendere la bambina di 9 anni, facciamo merenda e poi facciamo quello che ci passa per la testa, a volte andiamo in spiaggia, a volte in biblioteca, a volte giriamo per negozi, a volte al parco, a volte guardiamo le nostre serie tv preferite e quando faceva caldo (ora qua è autunno) passavamo i pomeriggi in piscina. Sì, in giardino abbiamo una bella e grande piscina, protagonista di esperimenti subacquei alquanto discutibili :D. Verso le 5pm andiamo a prendere il piccolo all’asilo e tornati a casa preparo la cena, perchè qui si cena davvero prestissimo intorno alle 6/6.30 pm. Una volta finita la cena sono libera di fare ciò che voglio, spesso e volentieri esco con amici, di solito andiamo a ballare, a bere qualcosina, ci troviamo a guardare film e a parlare, le solite cose insomma, solo che in posti molto ma molto più affascinanti, a tal proposito proprio l’altra sera ho scoperto l’esistenza del: “The Baxter Inn”, uno dei 10 locali più belli al mondo che mi ha lasciata senza parole. Mai visto nulla del genere. Se potete andateci perchè ve ne innamorerete sicuramente.

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Com’è il ritmo della vita a Sydney? Durante il tuo tempo libero cosa fai?

Il ritmo della vita è una delle cose che preferisco qui, sono tutti molto calmi, senza fretta, con il sorriso, cordiali e disponibili a darti una a mano. Un esempio stupido: mi è capitato spesso di chiedere informazioni stradali e nessuno mi ha mai risposto: “mi spiace non lo so”, alcuni ti spiegano la strada, altri la cercano con Google Maps e altri ancora ti accompagnano dove devi andare, una cosa assolutamente fuori dal normale per me che arrivo da Milano, dove la vita è frenetica e non ci si ferma mai. Il tempo libero lo dedico a me stessa, ai miei amici e alla scoperta delle meraviglie che mi circondano, sono stata alle Blue Mountains, a Morriset Park, (dove è possibile stare con i canguri in libertà) e ho visto spiagge che non avevo mai nemmeno sognato.

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Pregi e difetti del vivere in Australia.

Bella domanda, partiamo dai difetti: è troppo lontana dall’Italia, dalla mia famiglia e dai miei amici. Questo credo sia l’unico difetto o quanto meno l’unico per me! A pensarci bene anche la questione farm per poter rinnovare il visto non scherza!!! 😀 E se proprio vogliamo trovare qualcos’altro, il fatto che i negozi generalmente chiudono alle 5pm e i locali qui dopo l’1.30am non fanno entrare più nessuno e non stanno aperti tutta la notte come nella classica movida milanese.
Per i turisti sicuramente è una meta costosa, i prezzi sono alti, ma in realtà si sta bene, è tutto rapportato agli stipendi.
Passiamo ai pregi: in primis i luoghi paradisiaci, le persone che vanno in giro scalze in ogni posto e con qualsiasi condizione climatica, la tolleranza e la pazienza delle persone, il fatto che quando si sale sull’autobus si saluta e quando si scende si ringrazia, non ci sono buche in mezzo alla strada, è tutto molto preciso e controllato, non si vive con le inferriate alle finestre ma con le porte di casa aperte, non c’è omofobia (ho visto più volte ragazzi dello stesso sesso baciarsi in pubblico senza che gli venisse detto assolutamente niente) e nemmeno differenze di genere, età, nazionalità.

Esiste la meritocrazia, qui viene premiato il duro lavoro e il merito e poi.. vogliamo parlare di tutti i surfisti che ci sono?! Da togliere il fiato!!!!

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Quali sono i tuoi programmi per il futuro? Hai intenzione di continuare la tua esperienza in Australia?

Ecco un’altra bella domanda!  😀 per ora ho intenzione, una volta lasciata la famiglia in cui vivo, di fare un viaggio di un mese con mia sorella che verrà a trovarmi (dite che aveva già capito che non sarei tornata dopo sei mesi? 😀 ) e successivamente di andare in farm a fare gli 88 giorni necessari per poter rinnovare il visto dato che non voglio precludermi nessuna possibilità, poi sinceramente non lo so cosa farò. Ogni giorno è diverso. Ogni giorno è un’avventura. Ogni giorno cambio idea.

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Nel tuo viaggio di un mese alla scoperta dell’Australia, hai già pianificato le varie tappe? Dove andrai di bello?

Si tratterà di un viaggio on the road, in modo da poterci godere tutto. Partenza da Melbourne con arrivo alle Whitsunday Islands che mi dicono essere uno dei posti più belli in Australia. Durante il tragitto ci fermeremo sicuramente a Sydney, Hunter Valley, Byron Bay, Gold Coast,  Brisbane e Sunshine Coast.

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Cosa si mangia di buono in Australia? C’è qualche piatto locale che vuoi consigliarci?

Di buono non saprei ahahhahah 😀 mangiano cibo come il nostro, solo che molto più pasticciato e mangiano tantissima carne, io non ho ancora avuto il coraggio di assaggiare il canguro… in compenso ho provato i sandwich con burro d’arachidi e Vegemite e sono arrivata alla conclusione che non fanno per me 😀 Una cosa assolutamente da assaggiare sono dei biscotti molto particolari per il modo in cui vengono mangiati, i Tim Tam, l’invenzione del secolo. Non vi svelo nulla di più, assaggiare per credere 😀

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Ultima domanda, ora come ora rifaresti tutto quello che hai fatto da quando hai prenotato il tuo volo per Sydney?

ASSOLUTAMENTE SÌ! TUTTO! Sono qua da soli 4 mesi e sono già cambiata tantissimo. Ho scoperto una parte di me che nemmeno conoscevo, ho imparato a cavarmela da sola, ho visto posti e ho incontrato persone meravigliose che mi hanno regalato e mi regalano emozioni incredibili. Sto vivendo la vita che ho sempre e solo visto nei film e che ho sempre desiderato fare.

Sono felice e non cambierei una virgola!

 

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