Dublino non è grande come molte altre capitali, non è piena di grattacieli, si gira facilmente a piedi ed è piena di personaggi strani, soprattutto il sabato sera a Temple Bar! Io ci sono stata l’anno scorso, per la prima volta da sola e quando Giulia, amica e travel blogger, mi ha scritto su whatsapp: “Vale, ho trovato lavoro a Dublino, parto”, non potevo che essere felice per lei. Dopo alcuni mesi decido così di intervistarla e farmi raccontare qualcosa in più della sua “nuova vita” e della città di Dublino. Lascio quindi la parola a lei e ai suoi racconti.
Cosa ti ha spinto a scegliere Dublino come città in cui iniziare un percorso nuovo sia di vita che di lavoro?
Ero alla ricerca di un cambiamento in ambito professionale e, dopo aver considerato molte città europee, ho concentrato la mia attenzione su Dublino. Volevo trasferirmi in un paese anglofono e Londra mi spaventava per la sua dimensione. Il punto fondamentale è che dopo la crisi economica del 2009 l’Irlanda ha incentivato economicamente le multinazionali dell’IT ad aprire o trasferire le proprie filiali. Occupandomi di web design ero abbastanza sicura di poter trovare un’occupazione nel mio settore.
Cosa stai facendo attualmente a Dublino? E’ stato difficile trovare lavoro?
Attualmente sono web analyst in un’azienda americana di servizi tecnologici. Dopo aver fatto i video-colloqui dall’Italia sono partita, non si è trattato per nulla di un “prendo tutto e me ne vado”.
E’ stato facile integrarti in una nuova cultura e in un nuovo modo di lavorare rispetto all’Italia?
Al momento sto cercando di integrarmi, mi trovo a Dublino da pochi mesi e soprattutto, per il motivo che raccontavo precedentemente, in città e nelle aziende ci sono persone di molte nazionalità. Nel mio ufficio si parlano sette lingue! Si tratta di un tour europeo, più che un’integrazione nella cultura irlandese.
Raccontaci com’è vivere a Dublino, quali sono le tue “nuove” abitudini se ne hai e se ti piace.
Nell’attesa di comprare una bicicletta, mezzo indispensabile in città, cammino moltissimo.
Appena la vita d’ufficio mi lascia libera mi piace scoprire pezzetti di città, comporre la mia mappa personale di Dublino, aggiungere ogni volta un tassello e ricongiungerlo agli altri. L’abitudine nuova per eccellenza è quella di non dare importanza alla pioggia. Non c’è scampo, il tempo qui è pazzo, può piovere e poi diventare sereno e rannuvolarsi in un istante. Dopo due ombrelli rotti ho deciso di non comprarne più, di alzare il cappuccio e prendere la pioggia in faccia.
E’ costoso vivere a Dublino?
Se si paragona alla vita a Milano, dove lavoravo prima, non c’è molta differenza. Si tratta della città più popolata d’Irlanda ed è ovvio che sia più costosa rispetto alle città minori. Se si sta accorti con la spesa al supermercato, come in Italia d’altronde, si riesce a risparmiare. L’unica pecca sono i trasporti: troppo costosi e non sempre eccellenti. Per questo motivo le persone scelgono la bici: ecologica ed economica.
Qual è il tuo posto del cuore a Dublino?
L’East Link Toll Bridge, l’ultimo ponte sul fiume Liffey prima del porto. Dal un lato posso vedere la città, dall’altro i container e le navi del porto e quando lo percorro si sentono le vibrazioni sotto i piedi. Fa parte dell’itinerario di una delle prime passeggiate dublinesi in zone poco turistiche.
Ogni volta che attraversi un ponte, che sia questo o il Samuel Beckett o l’Ha’Penny Bridge, cogli l’essenza di questa città: il vento. Devi solo sperare di averlo alle spalle! Un altro posto è The Widings Stairs Bookshop, un negozietto lungo la riva nord del Liffey dove trovo molti libri particolari e posso anche prendermi una tazza di tè.
Qual è il tuo locale preferito a Dublino, dove passeresti un venerdì o un sabato sera?
Premettendo che a Dublino non si trascorre un’intera serata in un solo locale, al momento uno dei miei preferiti è “The bar with no name”, facile da ricordare, no? Si trova in Fade street, in una delle zone più belle della città e lontano dalla ressa del Temple Bar. Di questo posto mi piace la scelta musicale e il fatto che sia una grande casa con le stanze comunicanti.
Gita fuori porta da Dublino, dove ci porteresti?
Domenica scorsa sono stata ad Howth, una penisola a mezz’ora di bus dal centro città. Si può fare una passeggiata al porto raggiungendo il faro, oppure avventurarsi in tre itinerari che fiancheggiano la costa a strapiombo, da non perdere se si ama la natura. Quello che mi piace di Dublino è che è una città a misura d’uomo e in poco tempo si possono raggiungere luoghi interessanti. Prossima gita fuori porta: Wicklow!
Grazie per averci dedicato il tuo tempo, ora non ci resti che salutarci in … inglese 😀
“Take care”, lo sento dire spesso qui e mi piace, lo dicono tutti, dal mio capo alla cassiera del supermercato. Suona familiare al mio veneto “stame ben”, mi fa sentire un po’ meno lontana da casa.
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